Alex Sandro-Theo Hernandez: chi è più forte?
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Alex Sandro e Theo Hernandez hanno poco in comune se non il fatto di ricoprire la medesima zona di campo. Il brasiliano e il francese sono due inamovibili di Juventus e Milan che, però, hanno seguito strade molto diverse. L’ex Porto pare essersi seduto negli ultimi anni, perdendo quell’esplosività che aveva impressionato nei primi anni in Italia. Il francese, invece, in questa annata sta stupendo soprattutto per l’apporto in fase offensiva. Vediamo di confrontare meglio i due.
Alex Sandro-Theo Hernandez: caratteristiche tecniche
Alex Sandro è in Italia ormai da cinque anni. Il brasiliano è arrivato dal Porto nell’estate del 2015. Durante la prima stagione si è spesso alternato con Evra. Allegri, infatti, ha cercato di catechizzarlo soprattutto in fase difensiva, dove il brasiliano era carente. Gli insegnamenti del mister sono serviti, perchè con il tempo, il brasiliano si è molto disciplinato. Il problema è che, così facendo, ha perso quelle doti brasiliane che lo rendevano fondamentale in fase offensiva. Ormai i suoi inserimenti a sinistra sono pochissimi e le sue progressioni sono diminuite in modo sostanziale. In questa stagione ha una percentuale di tiri in porta dello 0.5 e una media di 1.1 duelli aerei vinti a gara. Un’inezia per un giocatore che fa della corsa e della tecnica una delle sue doti migliori. Alex Sandro ormai, pare essersi rassegnato al compitino e questo ne ha frenato la corsa al titolo di miglior terzino d’Europa. Anche con la nazionale non è riuscito a ribaltare le gerarchie come ci si aspettava, facendosi preferire Marcelo e Filipe Luis, giocatori ultratrentenni.
Diverso i percorso di Theo Hernadez. Cresciuto nell’Atletico Madrid, non debutta mai in prima squadra. Si mette prima in mostra nell’Alaves, poi, a 20 anni diventa un giocatore del Real Madrid per 30 milioni di euro. Con la camiseta blanca però è chiuso da Marcelo, così, dopo un anno di apprendistato va alla Real Sociedad in prestito. Quest’anno il Milan ha fatto una scommessa vincente con lui, pagando il cartellino 20 milioni di euro. Hernandez in 22 gare ha messo a segno 5 reti e 2 assist, diventando il valore aggiunto della squadra. Le sue progressioni hanno creato più di un grattacapo alle difese avversarie. La sua percentuale di tiri in porta è di 1.5 a gara e i duelli aerei vinti sono 1.7 a match. Al contrario di Alex Sandro deve ancora migliorare in fase difensiva, ma è anche vero che ha sei anni meno del brasiliano e più margini di miglioramento.
Giudizio finale
L’Italia ha rovinato Alex Sandro. La nostra è una provocazione, ma neanche troppo. Un giocatore che faceva della progressione il suo punto di forza, si è trasformato in un terzino sinistro puramente difensivo. In questo contesto è bene dire che lo juventino si è involuto, diventando un giocatore identico a molti suoi colleghi.
Diversamente Theo Hernandez non ha ancora subito il “lavaggio del cervello” nel Milan. Se affinerà le sue doti in difesa, senza perdere le sue peculiarità può veramente diventare uno dei migliori interpreti del suo ruolo. L’investimento dei rossoneri si è rivelato azzeccato perchè l’ex Real unisce quantità e qualità. In questo momento non cè dubbio che Hernandez si faccia preferire ad Alex Sandro e non solo a lui. Il futuro sembra essere nelle sue mani.
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